martedì 21 giugno 2011

A Grandi Linee

A volte senti nell'aria che qualcosa di non proprio felicissimo sta per accadere. Speri sempre di no, ma poi capita. Speri non sia grave, e quando non lo è ti dici "poteva andar peggio"... Beh, le palle girano comunque, ma in realtà le cose veramente importanti sono altre. Ed è bene che, io per primo, me ne ricordi: i problemi di insoddisfazioni professionali, di incomprensioni e simili... beh, a volte non sono poi così catastrofici. Ci resti male, ancora una volta... ma poi sei sempre qui, sei sempre tu. E davvero, basta un amico a cena (più che un amico, il fratello che non ho) che -nonostante problemi speculari- capisci come in profondità le cose significative sono davvero di una dimensione diversa.
Però sfogarsi fa bene. L'importante è imparare a voltar pagina velocemente.
Mi rendo conto che senza entrare nel dettaglio alcune cose sono incomprensibili: ma questo è il post dell' "a grandi linee"... Basta capire i flussi dominanti. I dettagli sono dettagli. Alla fine, ci sono momenti che valgono ben più delle arrabbiature. Oggi ho sentito suonare una pianta. Attaccata con due elettrodi a un sintetizzatore, ho sentito un vegetale comunicare. Il mondo è molto di più e molto i meglio di quello che riesco a vedere. E oggi sono felice di averlo (ri)scoperto. Con un paio di piccole ma importanti cose. La seconda era la cena.


Caserecce di farro alli mortacci loro


per 2 persone: 200 gr. di pasta corta di farro (io ho usato le caserecce); 1 carota, 1 zucchina, 2 fette di salmone affumicato, 1 filo d'olio, 1 spruzzo di salsa di soia.

Tagliare a julienne carote e zucchine, metterle in una pentoletta con un filo d'olio e farle leggermente riscaldare. Dopo 2 minuti a fuoco medio, aggiungere uno spruzzo di salsa di soia e il salmone tagliato a pezzettini non troppo piccoli (né grossi). fare saltare per altri 2 minuti a fuoco basso.
Una volta lessata la pasta, scolarla e unire il sugo nella pentola di cottura della pasta, facendola saltare per 30 secondi (se il sugo dovesse essere troppo denso, tenete un cucchiaio di acqua di cottura della pasta da unire quando saltate il tutto).
Mangiate pensando che alla fine per un'oretta il mondo puo fare a meno di noi. E quelli che ci hanno fatto incavolare... vadano pure a quel paese!

giovedì 19 maggio 2011

Abbiamo mangiato i bambini

Blog poco aggiornato ma per un buon motivo...
Ho fatto una settimana di vacanza in crociera. Splendido. Ma anche surreale a momenti. Ci si potrebbe fare una fiction comica, ambientata su una nave da 3000 passeggeri, tipo "Love Boat". Solo che qui è tutto vero.
Come il tipo salito a Bari con la famiglia, che parla al telefono coi genitori preoccupati e dice tranquillamente "Mo partiamo. Abbiamo già mangiato i bambini. Adesso andiamo alla piscina". Chissà se erano conditi o no... E se prima di partire aveva pisciato il cane e sceso la pattumiera...
O la tizia che ancora un po' sparava in mare il telefonino, colpevole di non avere segnale, nel bel mezzo del Mediterraneo. Beh capita... E' già tanto che a volte aggancia qualche cella limitrofa o che entra in funzione il sistema della nave. Ormai senza cellulare manco la pipì si fa più: e dire che molti hanno anche la bussola. Ecco, usarla per evitare bestiate geografiche... passando di fianco al "Pieroponneso" o al "Mar Ionico" (che peraltro navigando tra Venezia, Bari e la Grecia, resta un po' distante... c'è un pezzo di Puglia di mezzo).

Oggi niente ricetta. Pizza...

giovedì 5 maggio 2011

La filosofia in cucina

Non c'è nulla di più personale che la scelta degli ingredienti in cucina. Perché la pasta al forno, le polpette, ma anche un semplice risotto alla milanese, possono avere talmente tante varianti da impazzire. E stabilire un'univocità è possibile... ma è anche molto inutile.
Ho un ricordo al riguardo, legato al giro sulla "Route 66". Volendo star leggeri (leggeri, mangiando negli USA, è un eufemismo) a pranzo, se si mangiava, si decideva di optare per una "Caesar's Salad" o un "Club Sandwich", che sono assolutamente dei classici. Peccato che a seconda del ristorante/bar/fast food dove li si ordina, le differenze sono moltissime. Chi cambia il tipo di insalata, chi aggiunge o toglie ingredienti, chi prepara scaldando l'insalata in forno (mi è capitato). E, passando al sandwich, chi ci mette 3 o 4 strati di pane, chi lo fa con la baguette o col pane in cassetta; chi ci mette un tipo di pomodoro, chi vuole il cetriolo o no... E' un po' come ordinare la pizza Margherita "doppia mozzarella": non è più Margherita...
Insomma: dietro a dei piatti come la pasta al forno o le polpette, ci sta -direbbe Woody Allen- anche tutta una filosofia ed una psicologia. A seconda del tipo di avanzo (o di macinato fresco) che si usa, del tipo di verdure, fare due volte la stessa ricetta è quasi impossibile. Voler cambiare volta per volta, è una scelta di vita!
Che bello immaginare di capire i pensieri del cuoco soltanto cercando di leggere negli ingredienti... Rischio di errore assoluto; ma fantasia al potere.


Delizia in 1 minuto

Ingredienti (per 1 persona):
spaghetti 100 gr.
olio d'oliva extravergine;
grattugiato di formaggi;
salsa di soia

Premessa: è la pasta più semplice del mondo, ma per me anche quella che si gusta con maggior piacere. Ci si impiega un nanosecondo a condirla, poi ti lecchi i baffi, anche se non li hai.
Allora: lessare la pasta, scolarla, metterla nel piatto. Aggiungere abbondante grattato di formaggi vari, un filo d'olio e un po' di salsa di soia. Mescolare, agevolando la formazione dei grumetti di formaggio che si colorano di salsa di soia. Gustare ad occhi chiusi, mangiando lentamente ma non troppo (condire a freddo, aiuta a far diventar fredda la pasta). Enjoy your meal...

domenica 1 maggio 2011

Primo Maggio

Non sono mai stato particolarmente affezionato al primo maggio, che per me resta un giorno come un altro, esattamente come Capodanno, Pasqua, Pasquetta e compagnia bella. Le feste in generale (laiche o meno) lasciano il tempo che trovano, per me. Salvo forse Natale, ma non ne sono nemmeno tanto sicuro.
Faccio un lavoro che amo e non ha, per sua definizione, scadenze e tempi canonici. Oggi andrò a lavorare e non mi dispiace. So solo che in un giorno come oggi, non sarei a Roma nemmeno se mi pagassero viaggio e soggiorno. Perchè m'importa abbastanza poco della beatificazione in Vaticano, e tanto meno del concerto del 1 Maggio. Quindi, ben vengano le mie ore in onda a Rete Tre (16-20; se volete in streaming rete3.rsi.ch) almeno mi diverto un po' con lo sport da seguire e i colleghi.
E poi questa primavera mi sta dando problemi di adattamento. Prima freddo, poi caldissimo, ora così così: il mio fisico non si sincronizza... sto invecchiando. Fatico a concentrarmi, a produrre, a scrivere. Ma ce la farò, comunque.
Anche perchè sarà settimana pienissima, questa: tante, tante cose da fare e nemmeno troppo tempo per fare tutto. Bah, vedremo.
Lo so non c'è molto di divertente in quanto scritto oggi, ma in fondo è un blog di pensieri in libertà, mica uno spazio comico. Ecco.

Mezzepenne ai gamberetti

Ingredienti (per 2 persone):
150 gr. mezze penne
1 carota
1 zucchina
200 gr. gamberetti surgelati
olio, capperi, pepe, cipolla, prezzemolo

In una pentola antiaderente mettere un filo d'olio, i cubetti di cipolla, una spolverata di pepe. Appena scaldato l'olio e rolsolata la cipolla, aggiungere carota e zucchina tagliate a "julienne" (si scrive così?), un cucchiaino di capperi, il pepe e i gamberetti (lasciati scongelare oppure freschi); far saltare per 5 minuti mentre si lessa la pasta. Una volta cotta al dente, scolarla, versarla nell apentola del sugo e cuocere mescolando per un minuto a fuoco sostenuto, aggiungendo il prezzemolo, e  un filo d'olio.

venerdì 29 aprile 2011

Royal Wedding Day

Non si può non parlarne, non si poteva non gettare un'occhiata alla tv. Non credo di aver mai avuto nella vita un istante in cui mi sarebbe piaciuto essere al posto di William o Harry: certo, la loro vita ha dei vantaggi, ma anche molti svantaggi. Qualcuno? Dover per forza andare a vedere (e divertirsi) una partita di cricket; diventare per forza un militare e, se va bene, di almeno due corpi (aviazione, marina, cavalleria -se c'è ancora-...); avere un protocollo da rispettare anche in toilette; guardie del corpo e -magari- telefoni sotto controllo. Più costrizioni che libertà: non mi vedo Will che telefona a un suo ex compagno di scuola e lo invita a casa per una serata playstation... E... Will ne ha di colleghi? Cioè che lavoro fa nella vita? Cosa c'è scritto sul biglietto da visita, sotto "Principe di qualchecosa"?
Will e suo fratello non vanno al cinema: di solito è il cinema che va da loro, magari con registi ed attori che gli spiegano pure il film. Ai concerti magari ci vanno; di solito invitano a palazzo i musicisti, che è anche più comodo per tutti. Solo che una volta all'anno Elton John potrebbe essere vicino alla dose letale. Ma non c'è nessun altro nelle grazie reali di cantante inglese? Sting? McCartney? Vabbè...
Poi mi chiedo: magari stasera e nelle prossime settimane no... ma fra tre mesi, una sera a casa di Will e Kate, lei come gli chiede cosa vuole per cena? Come propone di mettere lui i piatti in lavastoviglie? Chi chiama il take-away per il sushi a domicilio? Perché han 30 anni... reali quanto si vuole, addestrati ad esserlo, ma non si può alzare la cresta solo per non fare il giuramento di obbedienza. Anche per altre cose più normali. Tipo "senti Harry e organizzati con lui per stasera, che io ho l'addio al nubilato di mia cugina"...


Pasta piselli e wurstel

(lo so, titolo quasi hard, ma così è...)

Ingredienti (per 2 persone):
 

180 gr. di conchigliette
4 wurstel NON di pollo (per favore)
1 scatoletta piccola di pisellini finissimi Bonduelle
cubetti di cipolla
olio, noce moscata, salsa di soia, prezzemolo, grana e pecorino grattugiato

Mettete a lessare 180 gr. di conchigliette. Nel frattempo, prendete una pentoletta antiaderente e metteteci un filo d'olio e qualche cubetto di cipolla, una spolverata di noce moscata. Poi unite una scatola di pisellini finissimi Bonduelle (sgocciolati). Mentre comincia la cottura a fuoco medio-basso, prendete una confezione da 4 wurstel (quelli normali, piccoli, non i bratwurst da hot dog) e tagliateli in lungo in 4. E poi riducete tutto a cubettini, grandi più o  meno come i piselli che avete messo in  pentola. Aggiungeteli ai piselli, e unite l'immancabile (per me) cucchiaino di salsa di soia.
Quando la pasta è al dente, scolatela, versatela nella pentola dove sta rosolando il sugo, e saltate tutto insieme a fuoco medio-alto per un minuto. Eventualmente, se il sugo (prima di metterci la pasta) vi pare troppo asciutto, prendete un cucchiaio o due di acqua di cottura della pasta. Una volta mescolato bene il tutto, "impiattate" (come dicono in tv) e spolverate con un mix grana-pecorino (lo so, quelli che sono in vendita in busta già fatta, saranno meno freschi ma vanno più che bene) e una spolverata di prezzemolo tritato. Se volete, una puntina d'olio ancora a crudo sul piatto ci sta.

mercoledì 27 aprile 2011

Un paio d'etti di premesse

Cosa troverete (se avrete mai voglia di leggere) su "Una pasta d'Uomo..."? Intanto un mare di pensieri in libertà, poi una serie di ricette inventate, anche monotone, ma di sicura riuscita. Non perché io me la tiri, ma perché le ho provate (e le ho fatte provare: altrimenti altro che chili e glicemia di troppo...).
Ma, ecco, il principio è il non essere rigorosi (salvo indicazione specifica). Sia nel delirare i miei pensieri, sia nel costruire le ricette.
Tipo: raramente scriverò quantità precise, sia di pasta che di elementi. Fate voi: ovvero chiunque abbia cucinato almeno una volta qualcosa di diverso dal latte scaldato e l'uovo sodo, sa che proporzione di ingredienti è necessaria... Ma anche il titolo conta. Se la pasta, ad esempio è "salmone e germogli di soia", magari le due quantità vanno proporzionate senza eccessi. Cercherò di essere il più preciso possibile, quando serve... promesso.
E attenzione agli ingredienti: scatolette, surgelati e simili (correggo su richiesta di Domi e Cris... simile non piaceva loro...) hanno anche i loro vantaggi. Certo, fresco è meglio, ma non fresco... non fa male!


Spaghettini salmone e germogli di soia
Ingredienti:
spaghettini
fette di salmone affumicato
germogli di soia bonduelle
sale (solo per salare l'acqua della pasta), pepe, salsa di soia, olio.

Mettete a lessare gli spaghettini. Quelli da 5 minuti, per intenderci. Io vi consiglio di spezzarli a metà prima di immergerli nell'acqua, ma se non lo fate va bene lo stesso.
Nel frattempo, in una casseruolina (grande abbastanza da contenere anche gli spaghetti, per farli saltare insieme al condimento) mettete: un filo d'olio, un cucchiaino di capperi, qualche cubettino di cipolla (fresca o surgelata), una scatoletta di germogli di soia Bonduelle (scolati) e fate soffriggere. Aggiungete una passata (minima) di pepe. Poi, quando mancano 2 minuti alla cottura degli spaghettini, aggiungere le fette di salmone affumicato tagliate a listellini. Fate diventare grigio il salmone, mescolando. Scolate (bene) la pasta, aggiungetela nella pentola col sugo, fate saltare per 1 minuto, mescolando ed aggiungendo un cucchiaio da minestra di salsa di soia.
Servite e buon appetito.